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Parco Nazionaled'Abruzzo, Lazio e MoliseComuni: 24
Notizie generali:
Anno di istituzione:
1922 per iniziativa privata, 1923 con Legge n.1511 del 12/07/1923; Peculiarità:
E' il Parco più
antico d'Italia se si considera l'anno 1922 quale sua istituzione ad
opera di privati.
Le catene montuose comprese nel Parco Nazionale
d'Abruzzo, Lazio e Molise occupano una fascia altitudinale compresa tra i
900 e i 2.200 metri s.l.m. Il paesaggio si presenta molto vario, con
l'alternanza di cime tondeggianti e di pendii rocciosi simili al paesaggio
alpino. Il fiume Sangro con i suoi afflenti accupa la parte centrale, mentre
nella zona più esterna del Parco scorrono altri corsi d'acqua (Giovenco,
Melfa e Volturno). Il carsismo fa si che molti corsi d'acqua siano
sotterranei, ritornando in superficie a valle, dove danno orgine a
risorgive. Due sono i laghi all'interno del territorio del Parco: uno
artificiale (lago di Barrea, alimentato dal fiume Sangro) e uno naturale
(lago Vivo, che occupa una depressione di origine tettonica a circa 1.600 m
di quota). Flora:
Per quanto riguarda la flora, sono quasi 2.000
le specie di piante superiori presenti nel Parco, oltre muschi, licheni,
alghe e funghi. Tra le specie endemiche, merita una particolare menzione
il giaggiolo (Iris marsica), che cresce solo in alcune zone e che fiorisce a
fine primavera. Molte le specie di orchidee, tra cui la bella scarpetta di
Venere o pianella della Madonna (Cypripedium calceolus), anch'essa a
fioritura tardo-primaverile. Un'altra rarità botanica è il pino nero di
Villetta Barrea (Pinus nigra), specie relitta risalente probabilmente al
Terziario (esemplari si trovano in alcune zone della Camosciara e della Val
Fondillo). Sempre nella zona della Camosciara si trova il pino mugo (Pinus
mugo), un relitto glaciale che occupa la fascia vegetazionale al di sotto
delle praterie d'alta quota. Fauna: I principi del Parco sono sicuramente gli orsi marsicani e i lupi, questi ultimi in grave pericolo di estinzione intorno agli anni Settanta del secolo scorso e oggi invece in netta ripresa un po' in tutto l'Appennino settentrionale. Altra specie simbolo è il camoscio d'Abruzzo, strettamente imparentato con quello dei Pirenei, di cui costituisce una sottospecie (Rupicarpa pyrenaica ornata). Più snello rispetto al camoscio alpino (Rupicarpa rupicarpa), ha un diverso disegno facciale e corna più lunghe. Altri mammiferi sono lo scoiattolo, la volpe, il gatto selvatico, il cinghiale e la lince, presente con alcuni individui nelle aree più selvagge. Non mancano gli uccelli: solo di picchi sono presenti ben sette delle nove specie diffuse in Italia. Nelle formazioni di mughi (Pinus mugo) che occupano la fascia di transizione tra il limite superiore della faggeta (1.800 m) e le praterie sommitali, si trovano il merlo dal collare, il fringuello, il cardellino, la passera scopaiola e il cuculo.
PROVINCIA DI L'AQUILA: Alfedena (AQ)Notizie generali: Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia Abitanti: 768 (alfedenesi) Altitudine: 914 mt Comune: Tel. 0864/87114 Fax 0864/87432
Antico centro sannitico, il
paese sorge annesso al Castello medievale del
principe Caracciolo di Cellammare; ancora oggi
si possono osservare le mura del Castello e la
Torre Normanna a pianta ottagonale del X-XI
secolo. Frazioni: Nessuna Frazione.
Da visitare:
Curiosità:
Usi e costumi: La Fiasca, serenata che viene fatta agli sposi la prima notte di nozze; Sant'Antonio Abate, festa tradizionale cristiana: in tutti i vicoli del paese viene costruito un falò che viene acceso nel primo pomeriggio, segue la processione con la benedizione dei fuochi ed infine la festa continua attorno ai fuochi con piatti tipici (lullitte e faciule, la panonda, re ciceranate), patate sotto la brace e vino; A te Pumba mé, festa dedicata alla Dea Pomona (divinità della campagna): gruppi di ragazzi passano per i vicoli del paese festeggiando l'arrivo della primavera ed esortando la Dea con un frasi e con suoni di corni e campanacci.
Gastronomia:
Manifestazioni: (17 gennaio) Sant'Antonio Abate; (ultimo giorno di febbraio) A te Pumba mé . (29 aprile) San Pietro Martire il Santo Patrono; (seconda domenica di luglio) Santa Maria Salomè. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Barrea (AQ)Notizie generali: Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia Abitanti: 864 (barreani) Altitudine: 1.066 metri slm Centri del Parco: Ufficio di zona, Centro Rapaci (in fase di allestimento). Comune: Tel. 0864/88114 Fax 0864/88204
Piccolo borgo medievale arroccato su uno sperone a 1066 metri, si affaccia sull'omonimo lago artificiale e su un anfiteatro formato da alcune tra le più belle montagne del Parco. Il paese, per difendersi dalle incursioni, si è sviluppato in prossimità della foce naturale del Sangro attorno allo Studio Benedettino, con un groviglio di case disposte a muraglia che rendevano impossibile l'accesso ovunque, se non dalle due porte posizionate a monte e a valle del paese. A sorvegliare il tutto, i due torrioni: la Torre Rotonda e la Torre Quadrata, ancora oggi presenti. Barrea è un'ottima base di partenza per splendide escursioni sia nei versanti boscosi, ricchi di fauna, che nelle zone esposte a sud, elevate e più deserte, con specie floristiche rare. Frazioni: Nessuna Frazione.
Da visitare:
Curiosità:
Usi e costumi:
Gastronomia: Manifestazioni: (22 febbraio) celebrazione della Madonna del digiuno, per ricordare la leggenda secondo la quale un uomo vide uscire la Madonna dal fiume Sangro; (21 dicembre) Festa patronale di San Tommaso apostolo e di Santa Maria Santissima delle Grazie. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Bisegna (AQ)Notizie generali: Comunità montana: Valle del Giovenco Abitanti: 395 (bisegnesi) Altitudine: 1.210 metri slm Centri del Parco: Centro Capriolo con Ufficio di zona e Museo. Comune: Tel.0863/85139 Fax 0863/85259 Sul limitare del parco nazionale dell'Abruzzo, Bisegna dà lo sguardo alla Valle del Giovenco. Punto strategico, nella storia il paese è stato spesso un baluardo difensivo delle varie famiglie nobili che si succedettero nella proprietà del borgo che è sorto oltre duemila anni fa sulle rovine del castello marsico fatto distruggere da Valerio Massimo. Posta lungo il ciglio roccioso alle pendici della Spina di Cerreto, in posizione dominate la Valle del Giovenco, Bisegna custodisce pregevoli argenti, opera delle botteghe di Sulmona del ‘400, conservati nella chiesa di S. Maria Assunta. Frazioni: San Sebastiano.
Da visitare:
Curiosità:
Usi e costumi: Manifestazioni: (20 gennaio) Festa di San Sebastiano; (24 giugno) Festa di San Giovanni; (25 giugno) Sant'Antonio da Padova; (15 agosto) Santa Maria Assunta; (16 agosto) San Rocco. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Civitella Alfedena (AQ) |
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F = facile M = medio D = difficile |
Da visitare:
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Borgo medievale, feudo di tante famiglie, conserva i caratteri tipici dell'epoca; Parrocchiale di San Nicola (1600); Santuario di Santa Lucia (meta di pellegrinaggio); Torre (1330-1400). |
Curiosità:
Botteghe di artigianato. Fiaccolata di fine anno (30 dicembre) dal Monte
Mava; Presepe di carta pesta.
Usi e
costumi:
Artigianato tipico con tessitura a mano, pittura su ceramica, produzione di
miele.
Gastronomia:
Zuppe locali e dolci di mandorle.
Manifestazioni:
(seconda domenica di luglio) Festa di Santa Lucia; feste di San Nicola e Madonna del Carmine; sagra della “scrupella” (dolce fritto);
(terza Domenica di Luglio) Festa della Madonna del Carmine;
(seconda Domenica di Agosto) Festa Patronale di San Nicola di Bari;
(terza domenica di agosto) Sagra della surpella;
(21-22 agosto) Pellegrinaggio in Val Canneto.
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Notizie generali:
Comunità montana: Valle del Giovenco
Abitanti:
2308 (gioiesi)
Altitudine: 735 metri
Comune: Tel. 0863/88168 Fax 0863/88488
Gioia dei Marsi è un centro della zona sud orientale della Marsica, costituito dall'insieme di tre comunità (Gioia, Casali d'Aschi e Sperone) Conta 2389 abitanti, su un territorio di 73,39 Kmq, ad una altitudine di 735 m sul livello del mare, a 73 km da L'Aquila e a 26 km da Pescasseroli. Gioia dei Marsi si puà, a ragione, definire la "Porta del Parco Nazionale d'Abruzzo", in quanto, attraversato il suo centro abitato, ci si inse'risce subito nel territorio Parco. Centro agricolo ed agroindustriale di prim'ordine, le sue aziende esportano i prodotti della terra del Fucino in ogni parte d'Italia e del Mondo. Proiettata nel futuro, Gioia dei Marsi conserva golosamente la cultura degli avi e le tradizioni che si sono consolidate nel tempo, legate ad un passato di lavoro e di operosità ed alla devozione religiosa.
Frazioni: Le Grette, Casali D'Aschi.
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F = facile M = medio D = difficile |
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Escursioni e passeggiate: (U1) Gioia Vecchio - La Sorgente: (1,5 h) M
(U2) Gioia Vecchio - Il Cilmo: (1 h)
M (U4) Il Cilmo - Macrana - Lecce: (1,5 h) M |
Da visitare:
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Fontana del 1800 e borgo di Gioia Vecchio (a 14 chilometri dal centro di Gioia, sulla strada statale n. 83) con chiesa che conserva la facciata in pietra risalente al XVI secolo. |
Curiosità:
Zona di interesse archeologico con ritrovamento di quattro necropoli nelle
località Quercia, Castelluccia, Alto le Tombe e Alto le Ripe.
Manifestazioni:
(13 giugno) Festa di Sant'Antonio a Gioia Vecchio;
(nel mese di agosto) festa gioiese ; sagra dei 'piliero' (un'erba che cresce in montagna).
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Notizie generali:
Comunità montana: Valle del Giovenco
Abitanti: 1786 (leccesi)
Altitudine: 735 metri slm
L'odierna Lecce è pervasa da un'intensa attività di
espansione e di rinnovamento: trasformando la sua
attività, un tempo agricola, sta acquistando sempre
più una funzione residenziale. Chi vi giunge, oggi,
trova un paese accogliente, che possiede tutti i
requisiti essenziali che consentono al visitatore un
soggiorno tranquillo, permettendogli cosi di
ammirare non solo gli antichi monumenti, ma anche le
sue bellezze naturali.
Frazioni: Nessuna Frazione.
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F = facile M = medio D = difficile |
Da
visitare:
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Ruderi di Lecce Vecchio; Torre medievale a Castelluccio. |
Curiosità:
Zona di interesse archeologico.
Manifestazioni:
(ultima domenica di aprile) feste di Sant'Antonio Abate;
(ultima domenica di settembre) feste di San Biagio;
(13 dicembre) Fiera di Santa Lucia.
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Notizie generali:
Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia
Abitanti: 520 (opiani)
Altitudine: 1.250 metri slm
Centri del Parco: Centro Camoscio, Museo e Area Faunistica (in allestimento).
Comune: Tel. 0863/910606 Fax 0863/912703
Situato in uno splendido anfiteatro naturale, circondato da rigogliose montagne ricche di boschi, Opi conserva ancora oggi le caratteristiche di antico borgo Mevale, singolare per la posizione e l'aspetto di grande interesse archeologico. La presenza umana nel territorio di Opi ha origini remote, ne sono testimonianza i resti di un centro fortificato nel luogo in cui sorge l'attuale abitato, i tanti reperti archeologici rinvenuti nella Necropoli di Val Fondillo e i resti di un probabile tempio nelle località "Casali" e "Fonte delle Lecina".
Frazioni: Casette Asismiche.
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F = facile M = medio D = difficile |
Da visitare:
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Cappella di San Giovanni (XV11 sec.); Chiesa di Santa Maria Assunta (X111 sec.); Palazzo municipale; Palazzo Bevilacqua. |
Curiosità:
Il giorno di Sant'Antonio Abate si rinnova lo
scambio dei 'cicciotti', un miscuglio di grano, fave
secche, ceci e mais lessati.
Usi e costumi:
'Catozze', fuoco acceso la notte di Natale.
Gastronomia:
"m'paniccia", pecora al cotturo, "m'cisca" carne di
pecora essiccata, frittelle di cavolfiore; cicatelli
con le foglie; ricotta e pecorino. Dolci: tanozzi,
torroncini, sanguinacci con riso, cicirchiata.
Manifestazioni:
(17 gennaio) si festeggia S.Antonio, giorno in cui i contadini usano far crociare i propri animali:
(24-25 giugno) si festeggiano San Giovanni Battista e San Vincenzo Ferreri, patroni e protettori di Opi;
(In agosto) si svolge la Sagra degli gnocchi, una grande festa realizzata grazie alla partecipazione di molti turisti che affollano i tavoli, appositamente allestiti dalla Pro Loco per gustare gli gnocchi accuratamente preparati dalle massaie del paese;
(la seconda domenica di settembre) si festeggiano S.Emidio e la Madonna delle Grazie:
(la prima domenica di ottobre) S.Teresa e la Madonna del Rosario.
(la notte di Natale),
dopo la santa messa, ci si ritrova in piazza della
chiesa dove viene acceso un grande falò, detto "i
catozze", in onore di Gesù Bambino.
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Notizie generali:
Comunità montana: Valle del Giovenco
Abitanti: 798 (ortonesi)
Altitudine: 1.048 metri slm
Centri del Parco: Centro Verde
Comune: Tel. 0863/87113 Fax 0863/87134
Posizionato nella zona orientale della Marsica, il paese sorge sulle falde del monte Parasano. Di rilievo il castello che domina l'abitato. Antiche le origini di questo insediamento tanto che si suppone che Ortona dei Marsi fosse un'importante borgo sotto il dominio dei Marsi. Anticamente era conosciuta come Milonia. Sorto sulle rovine dell'antica Milonia, nel Medioevo fu un' importante postazione strategica, per il controllo del passo tra la valle del Fucino e quella del Sagittario. Dell'attuale paese si ha menzione dal XII secolo. Alla fine del XVIII secolo fu feudo della famiglia Massimi. In pittoresca posizione, ad occidente della piana del Fucino, è dominato dai ruderi del castello medievale. La chiesa parrocchiale, dalla facciata trecentesca, si caratterizza per l 'antico rosone e un ricco pulpito seicentesco. Nei dintorni, in località Rivoli, emergono i resti di mura megalitiche.
Frazioni: Aschi Alto, Carrito, Cesoli, Casali Santa Maria Maddalena, Castiglione, Rivoli, Villa Santa Maria.
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F = facile M = medio D = difficile |
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Escursioni e passeggiate: |
Da visitare:
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La Torre Medievale e la Chiesa di San Giovanni Battista che ha subito diversi rifacimenti in particolare sul finire del '400 e l'inizio del '500 con l'aggiunta delle due navate laterali; Il rosone sulla facciata è originale del '300. L'edificio, come tutta la parte più antica di Ortona, non ha fondamenta, ma sorge direttamente sulla roccia compatta. |
Curiosità:
Nei pressi di Ortona (frazione di Rivoli) viene prodotto un miele che ha
avuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale.
Gastronomia:
Zuppe di legumi e agnello arrosto. Dolci tipici alle mandorle consumati
durante le festività.
Manifestazioni:
(17 gennaio) si celebrano le feste di Sant'Antonio Abate;
(8 Maggio) si festeggia il Patrono San Generoso;
(14 agosto) di ogni anno, durante la notte si può partecipare all'Infiorata;
(15 Agosto) festa alla Madonna Sulla Villa;
(6, 7 e 8 settembre) si festeggiano: San Rocco, Sant' Antonio da Padova e la Madonna delle Grazie.
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Notizie generali:
Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia
Abitanti: 2234 (pescasserolesi)
Altitudine: 1.167 metri slm
Centri del Parco: Centro Natura con Punto informazione, Museo, sala proiezioni, Parco faunistico, giardino appenninico, laboratorio didattico.
Comune: Tel. 0863/910725
Pescasseroli è la capitale storica del Parco Nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise. E' adagiata in una conca all'ingresso dell'Alta Valle del Sangro a m. 1167 sul livello del mare. Questo altopiano ricco di pascoli è circondato da boschi centenari e montagne suggestive. Pescasseroli è un paese in cui è evidente la simbiosi tra natura ed architettura: il centro abitato è in perfetta armonia con le meraviglie naturali che lo circondano. Il nucleo urbano, in posizione pianeggiante, si è sviluppato attorno all'antica abbazia ed è caratterizzato da tradizionali costruzioni in muratura di pietrame e malta, adornate dalle particolari finestre con imbotti in pietra da taglio locale, denominata "pietra gentile" dal nome dell'omonima montagna. La piazza S.Antonio, così chiamata per la presenza di una chiesa oggi scomparsa, è il fulcro della vita di Pescasseroli: è colorata dai faggi e profumata dai piccoli fiori dei tigli ed è ornata, oltre che dalla sede del Comune, da una graziosa fontana, sormontata da una statuetta dell'Immacolata.
Frazioni: Valle Chiara.
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F = facile M = medio D = difficile |
Da visitare:
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Parrocchiale dei S.S. Pietro e Paolo (1100); Palazzo Sipari (casa natale del filosofo Benedetto Croce). |
Curiosità:
Il nome Pescasseroli sembra
derivare da "Pesculum Serulae", cioè roccia sorgente a picco (dal tardo latino
"pensulum"), o masso che serra; secondo Benedetto Croce, "Pesculum ad Sorolum",
cioè masso presso il piccolo Sangro (le sorgenti). La parte più antica
dell'abitato sorge ai piedi dello sperone roccioso «pesco», su cui si trovano i
resti di «Castel Mancino». Nella leggenda marsicana il poeta pastore Cesidio
Gentile fa derivare la fondazione di Pescasseroli dalla vicenda drammatica di un
giovane cavaliere crociato, Serolo, figlio del Conte Maracino, signore del
castello. Serolo, partecipando alla I Crociata, incontra in Palestina la bella
saracena Pesca, della quale si innamora e che sposa. In compagnia di un santo
anacoreta, che aveva con sè la statuina lignea della Madonna nera, Pesca viene
mandata da Serolo al castello. Una volta al castello, il vecchio Conte si
invaghisce, non ricambiato, di Pesca che, fuggendogli, viene raggiunta ed uccisa
in prossimità di una sorgente (quel posto è da allora chiamato «malafede»).
Tornato dalla Crociata ed appresa la morte cruenta della sua sposa, Serolo muore
di dolore. Sulla tomba dei due giovani sposi il vecchio Conte, in espiazione del
delitto, fonda il paese che chiama Pescasseroli dall'unione dei due nomi.
Usi e costumi:
E' un'antica usanza tostare e aromatizzare i ceci con la sabbia prima delle
nozze. Il costume tradizionale femminile di Pescasseroli, di istituzione
relativamente recente, è tutto in nero, mentre quello antico era sfarzoso e
vivace. Il costume nero fu introdotto nell'uso per una circostanza del tutto
fortuita: si racconta che nel 1846 alcune donne di Pescasseroli che si
recavano ad Ischia per delle cure termali furono oggetto, a Napoli, di
curiosa e indiscreta attenzione. Le donne trovarono rifugio a Procida ove
scambiarono i loro costumi con quelli delle donne locali.
Tornate a Pescasseroli i nuovi costumi piacquero tanto da essere adottati da
tutte le donne.
Gastronomia:
Agnello al cotturo, patate maritate, dolce fritto natalizio, detto
'trcnell', “la P'plla“ (tipico dolce Pasquale).
Manifestazioni:
(29-30/6) festa dei SS. Pietro e Paolo;
(15-16/7) festa della Madonna dei Carmelo;
(ultima domenica di luglio) Madonna di Monte Tranquillo;
(8-9/9) festa della Madonna Incoronata.
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Notizie generali:
Comunità montana: Peligna
Abitanti:
2158 (scannesi)
Altitudine: 1.050 metri
Nella valle del Sagittario, appoggiata ad uno sperone che si affaccia su una gola alpestre, emerge Scanno, al centro di una delle zone più belle della provincia dell’Aquila.
Comune: Tel. 0864/74545 Fax 0864/74545
Le famose gole del Sagittario che precipitano verso Anversa con la loro
aspra bellezza e le memorie dannunziane, il gruppo montuoso che si addentra
nel Parco Nazionale d’Abruzzo, il lago che si adagia in un abbraccio verde
fino alla ridente Villalago: in questa pittoresca cornice
sorge Scanno, "la cittaduzza di sapore orientale"
cara alle cronache degli scrittori di fine ottocento.
Paesaggio, folklore, arte, artigianato delle
oreficerie e
del merletto a tombolo; una storia soffusa di mistero, con
quel sapore d’oriente, e quel costume unico, le gole aspre in cui gorgoglia
impetuoso il Sagittario le montagne maestose e silenti, il lago di cui
ricorda la nascita il pittoresco villaggio di Frattura,
lassù a 1200 metri, verso quel Monte Genzana che al tramonto dell’era
glaciale si spaccò lasciando cadere una frana sul letto del Tasso.
Questo patrimonio naturale ed artistico rappresenta oggi il sostrato di una
stazione turistica modernamente attrezzata sia per il
soggiorno estivo che per gli sports invernali.
All’ottima ricettività, che ha le sue radici in tradizione alberghiera che
risale ai primi del secolo, si sono affiancate le attrezzature ricreative e
sportive: piscine, campi da tennis per l’estate e impianti di risalita a
Monte Rotondo e a Passo Godi per la pratica degli
sports invernali.
Frazioni: Frattura.
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F = facile M = medio D = difficile |
Da visitare:
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Centro storico di origine medievale con la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Valle, del XIII secolo; La fontana Sarraco con quattro mascheroni conosciuti in paese come il Re, la Regina, lo Zoccolante e il Cappuccino; Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli (XV sec.); Chiesa di Sant'Antonio Abate con portale dei 1596; Santuario della Madonna dei Lago, risalente al 1697. |
Curiosità:
Le donne anziane usano spesso indossare il caratteristico costume locale.
Usi e costumi:
Lavorazione della filigrana; ricamo al tombolo; fabbricazione artigianale di
bamboline in costume tradizionale.Feste
Gastronomia:
'Pan dell'orso', un dolce fatto con pasta di mandorle, ricoperto di
cioccolato.
Manifestazioni:
Processione del Venerdì Santo;
(13 giugno) festa di Sant'Antonio con la tradizionale 'processione delle travi';
(10 novembre) accensione dei 'fuochi di San Martino'.
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Notizie generali:
Comunità montana: Marsica 1
Abitanti: 949 ( villavallelonghesi o vallesi)
Altitudine: 1.005 metri slm
Centri del Parco: Centro Orso con Ufficio di zona, Museo, sala proiezioni, centro scoperta, area faunistica dell'Orso e del Cervo.
Comune: Tel. 0863/949117 949118 Fax 0863/949600
Stando alla
storia e alle testimonianze archeologiche, sembra accertato che i primi
abitatori di Villavallelonga (in passato nota come Rocca d'Acero) siano
stati, nel 1600 a.C., alcuni gruppi di pastori giunti da lontano, amanti
della pace e pervasi da un indomito spirito di indipendenza. Entrati a far
parte del popolo marso, parteciparono a diverse guerre, tra cui quella
sociale e, in riconoscimento del loro valore, ottennero la cittadinanza
romana.
Villavallelonga, così chiamata in quanto costruita allungata ai piedi del
Monte Quaresima, prese consistenza intorno all'anno Mille. Fu feudo dei
Marsi nel XII secolo, dei Piccolomini Duchi di Amalfi nel XVI secolo, dei
Duchi di Belforte patrizi romani sino al 1720 e dei Duchi Pignatelli in
seguito.
Nel 1873 una parte dei suoi rilievi, e segnatamente le montagne ex-feudali
Pratillo, Fossetta e Macchiatavana, di proprietà privata, formarono il primo
nucleo della Riserva reale dell'Alta Val di Sangro, premessa
storico-geografica del futuro Parco nazionale d'Abruzzo.
Successivamente all'inaugurazione del Parco (1922), Villavallelonga fu tra
gli enti fondatori della Condotta forestale marsicana.
Frazioni: Nessuna Frazione.
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F = facile M = medio D = difficile |
Da visitare:
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Chiesa Madonna delle Grazie 'Olmo morto', considerato dagli abitanti un vero e proprio monumento. |
Curiosità:
Giardino botanico dedicato a Loreto Grande. Ruderi risalenti all'epoca dei
Marsi.
Usi e
costumi:
(12-15 gennaio) distribuzione di fave e "frascareje"; (16 gennaio) 'panarda'
di Sant'Antonio Abate; (17 gennaio) 'ballo della pupazza', corteo di
maschere; (seconda domenica di agosto) sagra della pecora.
Gastronomia:
" Frascareje" (impasto di farina acqua e uova ridotto in granelli cotti a mò
di polenta e conditi con sugo di pecora e formaggio), "ceci granati" (zuppa
di legumi), "acqua cotta", "pizza i brebba" (pizza rustica con farina di
granturco salsiccia e pancetta).
Manifestazioni:
(16-17 gennaio) Festa di Sant'Antonio Abate;
(ultima domenica di aprile) Madonna della Lanna;
(1-4 settembre) feste dei Santi Leucio, Rocco, Nicola.
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Notizie generali:
Comunità montana: Alto Sangro Cinque Miglia
Abitanti: 596 (villettesi)
Altitudine: 975 metri slm
Centri del Parco: Centro Operativo Servizio Educazione, Sala Conferenze.
Comune: Tel. 0864/89134 Fax 0864/89245
Museo della Transumanza e Museo dell’Acqua (gestiti da associazioni locali)
Adagiato lungo il fiume Sangro e dominato dal Monte Mattone, il paese, come gli altri della zona, ha una storia antica, legata soprattutto ai Sanniti. A questo antico popolo italico sono infatti attribuite le mura megalitiche ancora sono visibili nei pressi della località di Fonte Regina. L'odierno centro abitato nasce intorno ad un piccolo castello eretto alla fine del 1300, nella parte alta del paese; del castello è ancora visibile il basamento di una torre difensiva a pianta circolare, facente parte dell'originaria fortificazione. Interessanti le molte case signorili risalenti al 500 e 600.
Frazioni: Nessuna Frazione.
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F = facile M = medio D = difficile |
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Escursioni e passeggiate:
(H1)
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Da visitare:
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Parrocchiale Santa Maria; Chiesa di San Michele; Chiesa di San Sebastiano; Chiesa di San Rocco. |
Curiosità:
Pineta di pino nero (Pinus nigra) di Villetta Barrea, relitto dei periodo
glaciale. Faggio millenario in località Pantano, nei pressi di Passo Godi.
Gastronomia:
Trota al vino bianco, fagioli con orapi (una varietà di spinaci selvatici),
dolci di mandorle.
Manifestazioni:
(17 gennaio) S. Antonio Abate, benedizione degli animali;
(20 gennaio) S. Sebastiano;
(1 giugno) Festa della transumanza;
(prima domenica di luglio) Festa patronale di San Vincenzo Martire;
(ultimo fine settimana di luglio) sagra degli orapi (spinaci selvatici);
(12 agosto) Palio della stella;
(terza di agosto) S. Barbara;
(6 settembre) Corteo della Dodda;
(29 dicembre) Presepe a Teatro.
PROVINCIA DI ISERNIA:
Altitudine: 749 metri slm
Centri del Parco: Centro Fauna con Ufficio di zona e Museo
Comune: Tel. 0865/951131 Fax 0865/951951
Abitanti: 960 (filignanesi)
Altitudine: 460 metri slm
Comune: Tel. 0865/926138 Fax 0865/926366
Abitanti: 348 (pizzonesi)
Altitudine: 724 metri slm
Centri del Parco: Centro Orso con Ufficio di zona, sala proiezioni, Museo e ufficio di Settore Mainarde.
Comune: Tel. 0865/951144 Fax 0865/951965
Abitanti: 1125 (rocchettani)
Altitudine: 550 metri slm
Comune: Tel. 0865/955200 Fax 0865/955100
Abitanti: 952 (scapolesi)
Altitudine: 611 metri slm
Comune: Tel. 0865/954111 Fax 0865/954505
PROVINCIA DI FROSINONE:
Abitanti:
3031 (alvitani)
Altitudine: 496 m
Centri del Parco: Centro Operativo Valcomino.
Comune: Tel. 0776/510101 Fax 0776/510690
Abitanti: 1804 (Campolesi)
Altitudine: 650 m
Centri del Parco: Centro Orso con Ufficio di zona, museo e sala proiezioni
Comune: Tel. 0776/874000
Abitanti: 1206 (piciniscani)
Altitudine: 725 m
Centri del Parco: Ufficio di zona.
Comune: Tel. 0776/66014 Fax 0776/66204
Abitanti: 365 (sanbiagesi)
Altitudine: 866 m
Comune: Tel. 0776/67018 Fax 0776/67140
Abitanti: 2192(sandonatesi)
Altitudine: 730 m
Comune: Tel. 0776/508701 Fax 0776/508918
Abitanti: 855 (settefratesi)
Altitudine: 780 m
Comune: Tel. 0776/695001 Fax 0776/690492
Abitanti: 1854 (vallerotondesi)
Altitudine: 620 m
Comune: Tel. 0776/587001 Fax 0776/587445
Riferimenti presi da parks.it - corpoforestale.it - regione.abruzzo.it - abruzzoworld.com - riserveabruzzo.it - siti ufficiali Comuni